Guardare lo smartphone al volante è un esercizio abbastanza pericoloso mentre si sfreccia nel traffico cittadino, non solo per se stessi quanto per le altre persone sedute nei veicoli adiacenti al nostro. Nonostante l’aumento degli incidenti stradali causati proprio da questo tipo di distrazione, i controlli della polizia sono insufficienti e i conducenti continuano a ignorare il pericolo.
Ma in questo ambito l’uso dell’intelligenza artificiale potrebbe contribuire a scovare quanti di noi sono intenti a guardare lo smartphone al volante, con un conseguente aumento delle multe nel breve termine che, si spera, possano cambiare la cultura dell’intelligenza umana per ora molto limitata. La notizia dell’adozione di un’AI a controllare le telecamere stradali arriva dall’Australia, dove è partita una sperimentazione per rilevare questo tipo di infrazioni.
Smartphone al volante: l’intelligenza artificiale fa le multe
Durante i test sono stati esaminati gli abitacoli di circa 8,5 milioni di automobili rilevando che quasi 100.000 conducenti stavano utilizzando i loro smartphone tra chat e social, mentre i più temerari guidavano con entrambe le mani via dal volante. Sebbene un esperimento del genere in Italia attirerebbe le ire degli automobilisti convinti che tale sistema serva solo ad aumentare le entrate dei Comuni, di certo avrebbe un effetto positivo sul lungo termine.
In Italia l’articolo 173 del Codice della Strada recita che “chi viene scoperto al volante con il cellulare è prevista una multa da fino a 646 euro, la decurtazione di 5 punti e la sospensione immediata della patente da uno a sei mesi se la violazione è reiterata.”
Inoltre, nel 2019 le sanzioni sono state ulteriormente inasprite, ma è proprio il monitoraggio dei veicoli che non funziona. Se le autorità hanno in programma di ispezionare 135 milioni di veicoli entro il 2023, un sistema come quello australiano sarebbe nettamente più efficace del solo controllo umano.