Ricaricare il proprio smartphone di notte è un’operazione che molti utenti scelgono per comodità: la vita frenetica che accompagna ogni utente obbliga, spesso e volentieri, ad utilizzare anche i tempi notturni per svolgere operazioni. D’altronde, poi, un ciclo di ricarica al giorno è pressoché essenziale ammesso che al proprio fianco non si abbia un telefono appena acquistato.
Le modalità con cui effettuare tale operazione sono diverse: sul web, infatti, si leggono molti pensieri in merito alla ricarica dei cellulari e su come effettuare quest’ultima in modo corretto così da preservare quanto più possibile lo stato della batteria al 100%. Tra le varie teorie diffuse, inoltre, c’è anche chi afferma che caricare il proprio smartphone di notte sia rischioso per varie ragioni.
Sono numerosi gli utenti che non si affidano alla carica notturna per i loro dispositivi ed i motivi sono svariati. Anzitutto vi è la necessità di sfatare un mito
molto importante: quello del consumo energetico spropositato. Questa affermazione non è vera poiché, attualmente, ogni smartphone in commercio è affiancato da un alimentatore di ultima generazione, il quale possiede al suo interno un chip capace di rilevare la carica completa e fermare il passaggio di energia. Morale della favola: una volta raggiunto il 100% il telefono non continuerà na caricarsi all’infinito.Il punto su cui, invece, si può essere d’accordo è un altro: quello della ricarica dello smartphone pericolosa. Cosa intendiamo? Beh, più che altro ci riferiamo a tutti quegli utenti che collegano il proprio dispositivo alla corrente e poi lo appoggiano vicino a loro: sul letto, sotto il cuscino, sulle coperte e così via. Effettuare tale operazione è molto rischioso e purtroppo vi sono anche precendenti poco felici.