La cara e vecchia carta d’identità ha ormai cambiato formato da qualche tempo: a partire dal prossimo rinnovo, infatti, ogni utente sarà obbligato a richiedere il modello elettronico. Introdotto alcuni anni fa, il nuovo formato si è rivelato abbastanza difficile da ottenere, soprattutto nei primi tempi dopo la sua comparizione; non è difficile, infatti, trovare un cittadino italiano che ha dovuto compiere i salti mortali al fine di ricevere, a casa proprio o presso l’ufficio comunale, questo documento essenziale nella vita di oggi.
Ogni tipo di problema, in ogni caso, ora sembra essersi risolto per lasciare spazio a delle novità, tra le quali attuale rientra l’identità digitale di Stato. Cos’è? Scopriamolo subito.
Identità digitale di Stato: presto la carta d’identità elettronica servirà anche a questo
Secondo quanto suggerito da Paola Pisano, Ministro dell’Innovazione, presto la Carta d’Identità elettronica inizierà a ricoprire anche un secondo ruolo ossia di modalità per ottenere la propria identità digitale di Stato. Che cos’è? Beh, semplicemente lo SPID. Tale decisione sarebbe stata assunta al fine di migliorare i tempi burocratici per la richiesta di tale codice sopra riportato. Inoltre, così facendo, gli Internet Provider fino ad ora nominati verrebbero liberati da un compito rivelatosi meno convivente di quanto previsto.
Il ministro ha, infine, affermato che “Cambieremo la governance, dovrà essere unica ed erogata gratuitamente dallo Stato e non più dagli Identity provider” aggiungendo, inoltre, che “L’intenzione è di dare l’identità digitale a chi ottiene la carta di identità elettronica: i due strumenti convergeranno. Il modello di prima era sbagliato: avevano aderito solo in 5 milioni e gli Identity provider non solo non ci guadagnavano ma ci perdevano”.