Esistono batterie di qualità in grado di ricaricarsi velocemente e con maggior capienza. In molti ritengono che l’unico modo per avere batterie del genere sia la tecnologia degli ioni a litio. Tuttavia, non è così. Tale tecnologia per quanto notevole non è ancora perfetta e sono svariati i punti da migliorare. Argonne National Laboratory, per esempio, ha pensato di diminuire i tempi di ricarica a metà con ossido litio-manganese piuttosto che il litio semplice, il tutto con un involucro trasparente.
Per altri studi ed esperti del settore, la chiave è un liquido con energia – e sostituibile – il quale velocizzerebbe la ricarica. Tra l’altro, questo liquido renderebbe il rifornimento simile a quello cui siamo abituati per la benzina o diesel. Il problema è la quantità di fluido che tale procedura richiederebbe. La Penn State University, invece, ritiene che la soluzione sia aumentare la velocità di ricarica grazie alle batterie preriscaldate.
Questo metodo non solo aiuta i tempi di ricarica ma la batteria stessa. Infatti, la formazione di placche responsabili del decadimento della batteria sarebbe ostacolata.Piëch Automotive propone una soluzione esattamente opposta a quella appena citata. Mark Zero, presentata allo scorso Salone di Ginevra, si carica fino all’80% e in soli 5 minuti. Il focus di questa batteria è abbassare la temperatura necessaria per l’esercizio di ricarica e in tal modo risparmiare anche sui tempi necessari. Infine, il progetto ABB propone di sfruttare la potenza di una colonnina ad altissima potenza, fino a 350 kW in otto minuti per raggiungere un’autonomia di circa 200 km.