Il 3G sembra essere giunto al capolinea. Stando a quanto pubblicato in Rete da Tariffando, alcuni operatori telefonici starebbero pensando di abbandonare una volta per tutte questa tecnologia, non più necessaria dopo la grande espansione del 4G (che copre, ad oggi, la maggior parte del territorio italiano) ed l’accensione delle prime antenne per il 5G.
Continuare ad investire sul 3G significherebbe investire su di una tecnologia ormai morta, ottenendo come risultato uno spreco di energia elettrica e risorse economiche. Lo switch-off sarebbe previsto per il prossimo anno e riguarderebbe il solo 3G e le tecnologie da esso derivanti, come l’UMTS, l’HDSPA, l’HDSPA +, ecc. La Rete 2G/GMS, per quanto possa essere ancor meno recente, continuerà invece a restare attiva anche per i prossimi anni, dal momento in cui questa è una tecnologia necessaria per i dispositivi dell’Internet of Things (ciò sul quale sta puntando molto in 5G), i dispositivi d’allarme e per i cellulari di vecchia generazione.
Nel 2020 potremmo dire addio al 3G. Cosa accadrà ai cellulari che lo supportano?
Cosa accadrà, dunque, quando – e se – il 3G non sarà più disponibile? Sicuramente tutti i telefoni cellulari ed i vecchi smartphone che supportano tale tecnologia saranno assai più limitati, potendo navigare alla sola velocità del 2G che, ahimè, non è delle più alte. Per quanto riguarda le Reti 2G, è probabile che questi restino attive almeno per altri dieci anni. Nel 2029, infatti, scadranno i diritti di utilizzo in Europa e questa tecnologia diverrà inutilizzabile se non si procederà al suo rinnovo.