L’Italia fa un passo in avanti nella protezione della privacy degli utenti e la sicurezza dei dati grazie a una rete nazionale di comunicazione quantistica a prova di cyberattacchi da parte degli hacker. Autori di questo successo tecnologico sono stati i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Ottica del CNR e del Lens di Firenze insieme all’INRIM di Torino e l’Università Tecnica della Danimarca.
Il test è avvenuto nell’area metropolitana di Firenze e il sistema sicuro di comunicazione quantistica è stato assicurato da un canale di trasmissione in fibra ottica. La circolazione delle informazioni è avvenuta lungo un tratto di 40 chilometri della dorsale realizzata dall’INRIM, la cui estensione da Torino a Matera copre 1.800 chilometri.
L’Italia realizza una comunicazione quantistica anti hacker
Ribattezzata Italian Quantum Backbone, la rete italiana di comunicazione quantistica sarà utilizzata per aggiornare la protezione crittografica basata sui chiavi tradizionali messa in crisi dall’avvento dei computer quantistici. La distribuzione di chiavi che invece sarà permessa da IQB permetterà di scambiarle in maniera sicura su un canale privato a prova di intercettazione.
Quando si dice che questo sistema è a prova di attacco hacker è perché i fisici sono in grado di capire se un messaggio è stato ascoltato o intercettato oppure no, visto che le particelle quantistiche del messaggio non possono essere misurate senza distruggere le informazioni che contengono.
Un altro backbone simile è stato sviluppato sia dalla Cina che dalla NATO, tra l’altro in un progetto tra Sicilia e Malta del quale gli italiani sono ancora protagonisti. Tuttavia quanto fatto a Firenze è solo un piccolo passo verso un sistema che andrà a sua volta messo in sicurezza.