L’arrivo del 5G è ormai imminente e gli operatori stanno già predisponendo quanto necessario all’attivazione dei ripetitori per la rete del futuro. Dieci anni trascorsi nel tentativo di portare una vera rivoluzione nell’ambito delle telecomunicazioni, cercando di escogitare le strategie più adatte per far sì che le reti di nuova generazione portassero un reale e tangibile cambiamento nel modo di intendere la connettività.
Tant’è vero che Vodafone e Tim, tra i vincitori dell’asta per le frequenze 5G, sono risultati i più tenaci investitori. Da soli hanno investito ciascuno la cifra di ben 2,4 miliardi, assicurandosi in tal modo di battere sul tempo i propri competitor. A riprova di ciò, i due operatori hanno anche iniziato ad attivare la rete in diverse città italiane, consentendo ai clienti di passare ad un bundle che supporti il 5G sottoscrivendo una delle offerte pubblicate negli scorsi mesi.
D’altra parte, un tale esborso di denaro richiederà necessariamente entrate cospicue, per poter essere compensato. Su un versante, proprio Tim e Vodafone si sono adoperati durante l’anno nel rimodulare moltissimi piani tariffari. Gli aumenti sono avvenuti soprattutto in estate, ma non risparmieranno i clienti neppure a Dicembre, visto che proprio l’operatore rosso ha già in programma ulteriori modifiche dei costi.
L’altra strategia che gli operatori potrebbero mettere in campo riguarderebbe lo switch off delle reti 3G.
Addio 3G: la connessione potrebbe essere dismessa nei prossimi mesi
Continuare ad investire su una rete che non ha futuro potrebbe rappresentare un’inutile spesa per gli operatori. Benché la copertura 4G non risulti ancora omogenea, soprattutto in alcune aree dell’entroterra, i gestori starebbero pensando di operare lo switch off della rete 3G.
Questo cambiamento sarà fisiologico, prima o poi: ciò che resta da capire sono le tempistiche con cui si intenderà realizzare questo cambiamento. Per il momento, si tratta di indiscrezioni basate sugli umori generali che sono recepiti nell’ambiente stesso.
Confidiamo di ottenere ulteriori conferme su questa direzione durante le prossime settimane, che risulteranno cruciali anche per recepire il primo feedback dagli utenti in transizione verso il 5G.