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DVB-T2: dopo lo scandalo IPTV arriva una stangata per gli italiani

Gli utenti di tutta Italia fra poche settimane potranno godere di un nuovo modo di guardare i canali televisivi grazie ad una riprogrammazione delle frequenze. Il nuovo standard per il digitale terrestre, il DVB-T2 infatti, porterà diversi cambiamenti: stiamo parlando di nuovi canali ed una maggiore qualità nella visione delle trasmissioni.

Arriva il DVB-T2: alcuni utenti non sono contenti del passaggio

Sulle televisioni dotate del classico standard per la compressione video, l’HEVC, verrà reso necessario l’aggiornamento con un nuovo decoder per usufruire dei classici canali TV. Il DVB-T2

obbligherà infatti i possessori di televisori acquistati fino al 2017 di un update importante, pena l’impossibilità della visione delle trasmissioni Rai, Mediaset, La7 e non solo.

I consumatori dovranno sostenere il costo di nuove spese per l’acquisto di un nuovo TV o un nuovo decoder dotato dello standard H265/HEVC. Tale standard viene definito “High Efficiency Video Coding” e potrà campionare video con risoluzione 8K.

Ma il cambio delle frequenze quando arriverà?

Seguendo la roadmap indicata di seguito, gli utenti saranno in grado di conoscere l’effettiva data di modifica del segnale televisivo, organizzandosi di conseguenza. Si partirà infatti dall’Umbria, Sardegna, Campania, Toscana e infine Liguria da Gennaio 2020; arriverà il turno della Lombardia, del Trentino, Val D’Aosta e Piemonte nel mese di Giugno prossimo. Tutte le aree non citate invece dovranno attender l’inizio del 2021 per godere del nuovo segnale. I rumors parlano di Gennaio 2021 per la Calabria e la Sicilia, mentre addirittura Luglio 2021 per il Veneto, l’Abruzzo, la Basilicata, l’Emilia Romagna, il Friuli e il Molise.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis