Dicembre, tempo di bilanci e di conteggi. Di statistiche se ne potrebbero fare a bizzeffe, a cominciare da quali sono stati gli operatori che hanno apportato il maggior numero di rimodulazioni ai propri contratti con il pubblico. Così come si potrebbe considerare la recente indagine sul crollo del mercato delle telco, che ha perso negli ultimi 9 anni oltre un quarto dei propri guadagni.
In questa sede, però, ci concentreremo su quale sia risultato l’operatore meno “affidabile” durante questi 365 giorni per la frequenza dei rallentamenti e dei disservizi sulle reti.
Ad onor del vero, c’è da considerare che questo genere di problematiche ha interessato trasversalmente tutti gli operatori telefonici, includendo anche i gestori virtuali e semi-virtuali (come ho.mobile).
Durante questi mesi gli utenti hanno dovuto (mal)sopportare frequenti down sulle linee, di cui spesso gli operatori non hanno neppure chiarito la causa. Sovente, infatti, i clienti colpiti hanno dovuto segnalare queste problematiche senza però ottenere risposta sulla natura dei disagi.
D’altra parte, un operatore su tutti si è dimostrato recidivo nel far trovare i propri utenti in questo tipo di disagi: si tratta di Vodafone.
Down e disservizi sulle linee: come conoscerli e come affrontarli
L’operatore rosso è risultato il gestore che ha creato, spesso inconsapevolmente, il maggior numero di rallentamenti e down ai propri clienti.
Ma come affrontare una simile evenienza? Purtroppo, oltre a contattare il call center a disposizione per gli utenti, . E’ necessario anzitutto assicurarsi che il disagio non derivi dallo smartphone in sé (e quindi non si tratti di un problema intrinseco del telefono).
Successivamente, si può procedere ricercando informazioni in merito sul sito Downdetector, un portale dove gli utenti possono inviare segnalazioni di eventuali problematiche. Sulla base del numero dei feedback ricevuti, si potranno stilare delle statistiche ed eventualmente confermare l’estensione del disagio ad un’area più ampia, che includa una fetta di popolazione maggiore.
Dopo di che, non resta che attendere che l’operatore prenda in carico le segnalazioni e le vulnerabilità riscontrate e vi ponga rimedio nel più breve tempo possibile.