Oramai il 2019 è entrato in quella che è la sua fase conclusiva. Tutto si può dire di quest’anno tranne che non vi siano stati importanti cambiamenti in casa WhatsApp. Dallo scorso inverno, infatti, vi stiamo parlando delle novità che hanno coinvolto la piattaforma di messaggistica istantanea per quanto concerne la sicurezza. Dopo anni di polemiche, gli sviluppatori hanno finalmente garantito maggiori tutele agli utenti.
Uno degli obiettivi di WhatsApp per questo 2019 era punire tutti i trasgressori con la sanzione più dura, ovvero la chiusura definitiva del profilo. Le cifre raccolte dal mese di gennaio sono molto chiare: oltre un milione di account è stato eliminato dalla piattaforma di messaggistica.
Sono diversi i motivi che si celano dietro l’ufficialità di un ban.
La direttiva di WhatsApp, in linea di massima, è quella di colpire tutte quelle persone che mettono in pericolo la sicurezza del prossimo.Una delle cause scatenanti la massima funzione è l’invio dei classici messaggi di spam. Come ovvio, i tecnici tendono ad utilizzare il pugno duro contro chi è solito diffondere malware e spyware. Non tutti poi sanno che anche l’utilizzo di app compatibili può portare ad un ban. Non è quindi possibile utilizzare quei servizi volti a ricevere strumenti potenziati.
I ban di WhatsApp hanno diversa natura: essi infatti possono essere tanto temporanei quanto definitivi. Onde evitare qualsiasi pericolo di chiusura dell’account invitiamo tutti gli utenti a ripassare le norme ufficiali della chat dal sito ufficiale.