L’osservazione dei fenomeni astronomici comprende vari campi di ricerca, e se siamo ancora incerti sulle origini dell’Universo e degli eventi insoliti che lo popolano, uno dei nostri sogni è trovare un giorno dei mondi alieni che ospitano vita intelligente. Tuttavia, uno studio redatto da un team di ricercatori dell’università di Cambridge, coordinati da Nikku Madhusudhan, rivela che gli esopianeti sono meno ricchi di acqua del previsto in base all’atmosfera analizzata di 19 mondi alieni.
La tipologia di pianeti extra solari è contenuta nello studio pubblicato su “Astrophysical Journal Letters”, ma in generale quelli ritenuti dei possibili candidati ad ospitare vita intelligente e acqua allo stato liquido
hanno dimensioni e temperature molto differenti.
Sappiamo che nelle orbite di molte stelle ci sono paesi rocciosi enormi e freddi definiti “Super Terre”, oppure mondi gassosi giganteschi e incandescenti classificati come “Gioviani Caldi”. La loro conformazione non è necessariamente adatta ad ospitare forme di vita, ma la posizione che occupano nel sistema stellare è quella che rende possibile l’esistenza di acqua allo stato liquido.
Come ha affermato Madhusudhan:”è incredibile osservare una quantità di acqua così bassa nelle atmosfere di questi pianeti in orbita attorno a stelle molto diverse tra loro. Stiamo scoprendo quanto i mondi esterni al Sistema Solare possano essere diversi in termini di composizione chimica”.
La ricerca si è avvalsa dei dati dei telescopi Hubble, Spitzer, e il Very Large Telescope ESO in Cile e il Gran Telescopio Canarias nelle isole Canarie. Tramite loro gli scienziati hanno rilevato del vapore acqueo in 14 dei 19 pianeti e un’abbondanza di sodio e potassio in altri 6 pianeti. Tuttavia, la quantità di vapore acqueo registrata è inferiore alle aspettative, così come l’ossigeno, mentre le quantità di altri elementi chimici come sodio e potassio sono in linea con le aspettative.