Negli ultimi giorni la piattaforma di contenuti in streaming Netflix è stata accusata ripetutamente di un crimine molto grave. Stiamo parlando di corruzione dei critici.
Secondo il Washington Post il colosso dello streaming cercherebbe di favorire le nomination ed i premi dei propri film attraverso regali e viaggi di lusso offerti ai critici. Scopriamo insieme cosa è successo nel dettaglio.
La bomba è stata lanciata a pochi giorni dalle numerose nomination ricevute dai film Netflix per i Critics’ Choice Awards. Più precisamente si tratta di 61 candidature complessive, suddivise tra The Irishman, Storia di un Matrimonio e I Due Papi. All’interno del lungo reportage del Washington Post, viene descritto come la piattaforma avrebbe offerto ai critici selezionatori del premio, molti viaggi lussuosi insieme ad incontri con star ed eventi esclusivi.
Per esempio nominiamo il caso della premier di The Irishman, in cui ad un critico è stata offerta una notte al Four Season e vari voucher per Uber. Oppure per i Due Papi, è stato offerto un volo a Los Angeles, colazione con registi e produttori e una notte al Bevery Hilton. In un comunicato ufficiale la piattaforma ha risposto all’accusa dichiarando che non è affatto così.
Il colosso ha anche sottolineato che è una pratica molto diffusa tra gli studios quando si tratta di junket o eventi legati alle anteprime. Anche i report coinvolti in questa bufera non ne sono usciti puliti, dato che molti sindacati hanno affermato da tempo che i propri iscritti non devono assolutamente accettare doni di questo tipo. Vi sapremo dire qualcosa in più tra qualche settimana.