Il 5G è ormai presente in diverse città italiane. L’attivazione delle reti per gli utenti privati sta iniziando ad avvenire proprio in queste settimane, mentre per quanto riguarda le imprese e le aziende, la connessione del futuro è stata già implementata gli scorsi mesi.
Eppure, ancora tante perplessità vengono espresse dal pubblico in merito alle reti di quinta generazione. Le loro potenzialità sono davvero straordinarie se si pensa invece alle corrispondenti del 4G: si potranno raggiungere picchi massimi in download e upload di 20 Gbps e 10 Gbps (anche se la velocità media reale si attesterà verosimilmente attorno a 1,4 Gbps, che rappresenta comunque un valore altissimo rispetto ai precedenti 10 Mbps). Questo sarà possibile grazie ad onde radio che raggiungeranno frequenze fino a 300 GHz – mentre quelle in uso attualmente non vanno oltre i 5 GHz.
Un altro aspetto importante corrisponde alla latenza, che di norma non dovrebbe superare i 4 ms, ma che verosimilmente riuscirà a raggiungere mediamente valori di 1 ms, rispetto ai 20 ms dello standard LTE.
Valori così alti rispetto al passato potrebbero lasciar presagire che presto la connessione Wi-Fi possa essere dismessa in favore del 5G, ma per il momento questa possibilità non è contemplata.
Wifi vs 5G: perché è importante mantenerle in vita entrambe
Esistono alcune funzionalità imprescindibili del WiFi, come ad esempio la Disaster Recovery, che non sono state pienamente considerate nel concepire la rete 5G. Infatti, per quanto l’affidabilità della nuova rete sia estremamente alta, alcune funzionalità risultano essenziali, ad esempio, per le aziende che devono necessariamente avere determinate garanzie sulla sicurezza dei dati.
Questo scenario potrebbe verificarsi con le reti di sesta generazione, ma attualmente non si hanno certezze in merito.