Con l’introduzione del 5G molte persone temono per l’eccessiva esposizione alle onde elettromagnetiche a cui andranno incontro con il nuovo standard per le telecomunicazioni da mobile. Le persone temono infatti danni per il corpo umano e per le cellule a seguito delle radiazioni che gli smartphone emanano, e con la presenza di numerose celle e infrastrutture per la nuova rete, le onde elettromagnetiche aumenteranno a dismisura.
Nonostante tutto ciò può sembrare allarmante per l’utente medio, in realtà sembra che i pericoli non vi siano affatto. Gli esperti hanno infatti escluso l’ipotesi di rischi che possono derivare da un’esposizione massiccia alle onde elettromagnetiche. Tuttavia consigliano di effettuare delle piccole accortezze che possono evitare l’insorgere di gravi malattie, considerando che andremo incontro ad una nuova tecnologia, che sì sulla carta sembra non avere effetti collaterali, ma che sul piano pratico è ancora tutto da dimostrare. Soltanto il tempo darà ragione o meno.
A tal proposito sembra proprio che l’Unione Europea abbia imposto un limite massimo per tutti i device. Sembra che ogni smartphone, per essere commercializzato nel vecchio continente, possa avere un valore massimo di 2 Watt per KG. Con una mossa simile, verranno obbligati tutti i produttori di elettronica di consumo a seguire le norme vigenti in Europa.
Smartphone: le accortezze da prendere per combattere l’esposizione alle radiazioni
Primo fra tutti, troviamo il principale consiglio: quello di non dormire con lo smartphone vicino alla testa durante il sonno. Gli esperti consigliano poi di non indossare il device nella tasca dei jeans. Questa accortezza vale più per gli uomini che per le donne, in quanto l’esposizione eccessiva di radiazioni alle parti intime potrebbe in un caso remoto (ma sempre probabile) creare danni agli spermatozoi per la fertilità.
Per tutti coloro che volessero saperlo, secondo la classifica dichiarata dal Bundesamt für Strahlenschutz, è emerso che il telefono che emette più onde elettromagnetiche ad oggi in commercio è proprio lo Xiaomi MI A1, seguito da alcuni device della casa cinese, da alcuni OnePlus e anche da diversi Pixel di Google.