In queste settimane che precedono il Natale i clienti sono alle prese con una truffa che riguarda le SIM. Tutti presi dal bel clima festivo ci si distrae di fronte ad un problema grave che inizia a dare i primi sintomi con il blocco del segnale di rete dal proprio numero di telefono. Il seguito diventa via via sempre meno piacevole. Ecco quali conseguenze porta una situazione del genere.
SIM che non funzionano: iniziano con il blocco di rete e finiscono con l’hacking del conto in banca
Il fenomeno di sicurezza più virale del momento si chiama Swap Scam e comincia con l’utente che lamenta assenza di segnale per la connessione in rete e le chiamate. Apparentemente si crede di essere nella condizione di un down operatore ma nasce un problema ben più grave.
Ben presto ci si accorge di una situazione che culmina con uno svuota conto per gli account bancari. Presi dalla frenesia delle feste si offrono più informazioni sui social e si è disposti a fornire volontariamente il proprio numero di telefono. A questo punto la maggior parte del danno è fatta.
Gli hacker, infatti, consultano i social network e le chat di WhatsApp per scoprire di più sul nostro conto. Creano una sorta di falsa identità digitale da usare per comunicare la volontà di chiedere un duplicato SIM all’operatore collegato al numero intercettato.
Fatto questo il malintenzionato ottiene lo stesso numero di telefono con una nuova SIM. L’utente originario è all’oscuro di tutto e si accorge del danno quando ormai è troppo tardi. Il criminale informatico ottiene le credenziali bancarie sapendo che gli istituti usano gli SMS per comunicare le password di accesso. Conti e carte vengono svuotati in breve tempo. A questo punto ogni tecnica di difesa è vana.
Per ovviare a questa situazione occorre porre un limite alle info da condividere via WhatsApp e Facebook. Fornire il proprio numero di telefono a perfetti sconosciuti non è buona cosa. Usiamo il buon senso ed una dose di diffidenza. Il pericolo potrebbe essere sempre dietro l’angolo.