Passano mesi e anni ma i casi di truffe sui conti correnti non smettono di aumentare. I criminali sfruttano bancomat clonati e i furto dei dati delle carte di credito per svuotare i conti correnti, e spesso se la prendono con i turisti stranieri in visita nelle grandi città come Roma, Firenze o Napoli.
Le tecniche utilizzate sono progressivamente aggiornate di pari passo con quelle sventate dalla Polizia, e il lavoro degli investigatori diventa sempre più difficile. In periodi di vacanze natalizie queste truffe possono fruttare anche 150 mila euro a settimana da mettere sotto chiave in conti bancari esteri non soggetti alla trasparenza richiesta dal Fisco italiano.
Come spesso accade sono proprio gli sportelli ATM ad essere il luogo dove avviene la clonazione del bancomat, laddove l’installazione di uno skimmer in grado di leggere e copiare i dati del chip diventa un’opera d’arte all’interno della fessura dello sportello. Quando il bancomat vi chiede di inserire il vostro PIN per finalizzare l’operazione di prelievo il sistema si blocca e restituisce la carta. Ma lo skimmer ha fatto il suo lavoro e presto il conto corrente associato al bancomat sarà a secco.
L’altro metodo, meno invasivo e difficile da individuare, è la manomissione del sistema operativo che gestisce lo sportello tramite l’inserimento di un malware che spia tutti i dati senza lasciare traccia. La vittima non percepisce alcun pericolo al prelievo del suo denaro perché tutto funziona a dovere, ma tutti i codici e le bande magnetiche vengono clonate e utilizzate dall’estero. In merito al PIN i criminali le pensano tutte e possono ottenerlo tramite una telecamera nascosta o l’installazione di una tastiera finta sovrapposta a quella vera per memorizzare il codice.
Se anche voi siete turisti abituali, vi ricordiamo di preferire all’estero l’uso di carte prepagate non collegate al vostro conto corrente, o se proprio non potete meglio richiedere alla banca l’invio di un SMS per qualsiasi operazione svolta sul vostro conto. Se siete stati vittime di una truffa clamorosa, dovete subito bloccare la carta e denunciare alla polizia l’accaduto con dovizia di dettagli. Una regolare denuncia che sveli dei pagamenti anomali può essere istruita alla banca per richiedere il rimborso entro massimo 60 giorni.