Per chi non lo sapesse, se acquistate alcuni smartphone di prossima generazione non dovrete più preoccuparvi d’inserirvi una scheda SIM. Infatti, i top di gamma non disporranno più dello spazio slot riservato alle schede in luogo delle nuove eSIM montate direttamente nel chipset. Di conseguenza, i contratti di TIM, Vodafone, Wind Tre e Iliad saranno gestiti senza il supporto fisico di una scheda, e produttori di smartphone potranno utilizzare lo spazio guadagnato all’interno della scocca in diversi modi.
Le eSIM sono integrate nel microchip della scheda madre e sono pronte ad accogliere qualsiasi operatore di telefonia senza problemi oltre a conservare le stesse caratteristiche delle vecchie schede.
eSIM di Tim, Wind, Tre e forse Vodafone: cosa offrono
In precedenza sono state utilizzate per salvare dati utili al corretto uso del dispositivo ma, attraverso l’utilizzo degli stessi codici d’identificazione delle SIM, ora potremo guadagnare una portabilità del nostro numero più agevole, godere di più sicurezza in caso di smarrimento dello smartphone e avere un device più veloce.
Mentre si segnala che, insieme al nuovo device pieghevole Motorola Razr 2019, ci saranno altri smartphone top di gamma pronti ad accogliere una eSIM, in Italia non tutti gli operatori sono in grado di offrire il cambio. Il passaggio da scheda classica a scheda virtuale sulla rete proprietaria è ancora incerto, poiché solo TIM e Wind Tre hanno già effettuato il cambio di tecnologia.
Presto o tardi tutti i produttori mobile e gli operatori di telefonia dovranno conformarsi al nuovo standard, e in Italia anche Vodafone, Iliad e gli MVNO sosterranno il cambio da scheda classica a eSIM. Di sicuro s’infiammerà ancor di più battaglia delle tariffe operator attack in determinati periodi dell’anno, poiché cambiare gestore senza il pensiero di recarci in negozio o aspettare un corriere che ci porti la nuova scheda SIM sarà davvero godibile.