La durata delle migliori battere delle auto elettriche
Ad oggi la tecnologia che è utilizzata nella produzione dei veicoli elettrici varia incredibilmente e ciò influisce anche sulla vita della batteria stessa. Al momento sono le Ni-Mh e Li-ion le più gettonate sul mercato.
Le seconde sono più compatte, piccole e leggere ma immagazzinano meno energia delle prime. Stiamo riferendoci infatti a 120 Wh/Kg delle Ni-Mh contro i 160 Wh/Kg. Però i produttori cercano di mettere le mani avanti su quelle che sono le mancanza e i deficit delle macchine elettriche. C’è un chilometraggio massimo a cui possono andare incontro, e a dirlo sono le case automobilistiche stesse.
Partendo dalle Ni-Mh sappiano che durano molto meno rispetto a quelle al Litio perché erano impiegate nelle prime automobili alimentate a corrente, come la famosa Toyota Prius, la quale godeva di una garanzia di 100.000 KM (o in alternativa 5 anni). Una durata decisamente ridicola. Senza contare che il secondo tallone d’Achille è proprio l’effetto memoria, ossia la ricalibrazione dei cicli di ricarica che non avviene come dovrebbe.
Le batterie Li-ion invece, sono più durature nel tempo e molto più solide. Certo, anche loro decadono nel tempo ma con minor aggressività. Possono inoltre resistere a condizioni atmosferiche estreme. Prendiamo la stessa Prius sopracitata, che con questo modello di carica, ha consentito 300.000 km di autonomia. Ma qual è il loro difetto? Stiamo parlando della tensione delle celle. Sotto i 3V si possono danneggiare; i produttori lo sanno bene perciò impostano un limite massimo a cui possono andar incontro.