Il grande dibattito sull’impatto nucleare più corrosivo della storia ha radici profonde. Quel lontano 1986 sarà ricordato a lungo nella storia dell’uomo. Oggi le informazioni sono state aggiornate con recenti scoperte che confermano una portata distruttiva ben più ampia rispetto a quanto propinato dai media dell’epoca e dalle associazioni ai giorni nostri. Ecco cosa è emerso dai rapporti ufficiali.
Chernobyl è testimone del più ampio effetto farfalla che la storia dell’uomo abbia mai conosciuto. Gli eventi scaturiti dal tragico incidente del Reattore 4 si ripercuotono ai giorni nostri e causano scalpore nonostante siano ormai trascorsi oltre 33 anni. Un pesante carico di morte e distruzione determina la fine della vita. Il mondo osserva inerme la contaminazione di un luogo un tempo florido di vita e ricco di vegetazione.
Tante sono state le produzioni cinematografiche che hanno tentato di ricostruire una linea temporale degli eventi. Ma solo gli ultimi estratti documentali hanno fatto luce sulla questione fornendo ulteriori dettagli in merito alla catastrofe ucraina. Pare che la URSS allora al potere abbia insabbiato la faccenda sminuendo le responsabilità e contenendo un’allerta per radiazioni e malattie che pare si possa essere diffusa per diversi chilometri in ogni direzione.
Pur di non dimostrare gli effetti dannosi dell’accaduto il Politburo è stato disposto a ritoccare il limite di legge consentito per la tolleranza agli agenti nucleari. All’epoca l’informazione era stata mascherata ed omessa da ogni riferimento. Oggi sappiamo che la faccenda è stata sottodimensionata per non ingigantire gli effetti di un disastro che peserà sull’umanità per lunghissimi anni.