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Tim, Wind Tre e Vodafone hanno truffato i clienti con le ricariche speciali

Il sospetto che prima o poi succedesse era più che fondato, poiché TIM, Wind Tre e Vodafone non hanno dovuto attendere troppo prima che AGCOM si scagliasse contro i tagli di ricarica speciali. L’autorità Garante delle Comunicazioni arriva dopo le reprimende del Codacons e di Altroconsumo e tramite una nota ufficiale ha presentato una diffida formale per pratiche commerciali scorrette nei confronti dei tre operatori di telefonia mobile.

Le ricariche speciali violerebbero i principi della comunicazione trasparente, e i servizi extra che vengono garantiti al consumatore previa decurtazione di 1 euro o più dal credito caricato sono spesso ignorati, privi di significato alcuno e al limite della truffa.

 

Tim, Wind Tre e Vodafone diffidate da AGCOM per le ricariche speciali

Per chi non ne fosse informato, stiamo parlando delle:

  • Ricarica Special di Wind che sui tagli da 5 e 10 euro prelevava 1 euro in cambio di voce e traffico dati illimitati per un giorno;
  • Giga Ricarica di Vodafone
    , che al taglio di 10 euro ne accredita 9 per fornire all’utente 3 GB extra per un mese;
  • Ricarica+ di TIM, che propone la stessa decurtazione dell’operatore in rosso dal taglio di 10 euro per dare all’utente la mera partecipazione a un concorso a premi.

Di contro, l’introduzione delle ricariche speciali non è stata proposta sotto forma di scelta ma solo come un’imposizione, pertanto AGCOM accusa TIM, Wind Tre e Vodafone di aver “generato confusione circa il reale prezzo minutario corrisposto dagli utenti per la fruizione dei servizi di telecomunicazione mobile” e conseguentemente di “determinare un differente trattamento economico con effetti regressivi sulle fasce più deboli”.

Alla diffida del Garante, gli operatori hanno possibilità di tornare al vecchio taglio di ricarica oppure seguire il solito iter che spesso hanno impugnato per sfuggire alle sanzioni. Pertanto, hanno 60 giorni di tempo per impugnare la sentenza di AGCOM e ricorrere presso il TAR del Lazio.

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Pubblicato da
Flavio Mezzanotte