Migliaia di euro sono già stati sottratti dai conti correnti di chi si è trovato vittima del nuovo raggiro messo a punto dagli hacker.
L’intento è quello di sfruttare la scheda SIM (e quindi il numero telefonico a essa associato) per poter aggirare le nuove misure di sicurezza e svuotare i conti intestati al medesimo intestatario della SIM.
A partire dallo scorso settembre, infatti, non è più possibile accedere al banking online tramite il token fisico, consegnato al cliente al momento dell’apertura del conto. I nuovi sistemi di sicurezza vertono sull’utilizzo dello smartphone dell’intestatario come token virtuale: per accedere al conto, l’ultimo passaggio di sicurezza riguarda l’inserimento di una OTP (One Time Password) che arriva al cliente come SMS oppure nell’app dedicata della sua banca – qualora ve ne fosse provvista.
Clonare la SIM del malcapitato sarebbe dunque essenziale per accedere all’home banking e dirigere le operazioni economiche direttamente dal conto online.
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Sono moltissimi i casi fino ad ora segnalati da parte delle vittime di questo raggiro. Il processo con cui è portato a termine è piuttosto elaborato, ma se completato correttamente, garantisce risultati straordinari.
Per farlo, però, serve anzitutto falsificare i documenti della vittima per poter richiedere una nuova copia della SIM, fingendo di averla smarrita. Poi questa sarà usata per ottenere una nuova password di accesso al conto, nonché come metodo di verifica all’apertura dell’home banking.
Come proteggersi? Anzitutto, un consiglio che sembrerebbe scontato riguarda il non lasciare troppe informazioni su di sé sui social, informazioni che potrebbero essere utilizzate per falsificare i documenti.
Inoltre, non appena il clone della SIM entra in funzione, l’originale smette di funzionare: qualora vi trovaste ad avere problemi con la scheda, dunque, recatevi il prima possibile presso un centro del vostro operatore per verificare la situazione.