Un gruppo di ricerca alla Brigham Young University negli USA è riuscito nell’impresa di aumentare il segnale WiFi a distanze mai viste, per di più non spendendo un euro. All’attuale portata della frequenza base sono stati aggiunti ulteriori 67 metri grazie a una modifica dei protocolli software che gestiscono la connessione: tutto senza aggiungere hardware o altri strumenti.
Con questo aggiornamento si può migliorare il segnale WiFi per l’invio e la ricezione dei pacchetti, utilizzando protocollo On-Off Noise Power Communication (ONPC): tale mantiene il segnale attivo anche con scarsa banda grazie all’invio continuo di pacchetti di dati, contro il WiFi Standard che si disattiva al di sotto di 1 Mbps.
Questo esperimento porta una ventata d’aria fresca sulle tecnologie di connessione wireless,
anche in ottica delle nuove potenzialità che presto arriveranno con lo standard WiFi 6. Con l’invio continuo d’informazioni, i dispositivi connessi emettono un codice binario che confermi di essere sempre accessi e riceventi.Il professor Neal Patawri della Washington University di St. Louis ha commentato il fenomeno con la frase:”in pratica, è come se l’apparecchio mandasse un bit di informazioni confermando di essere ancora vivo“.
Il fatto che sia a costo zero è un altro punto straordinario, poiché il sistema che aggiunge 67 metri di portata è riutilizzabile anche sui vecchi standard. D’altronde si tratta solo di un aggiornamento software ma, se ci pensate tutti gli smartphone e i device IoT, dalla domotica ai sistemi urbanistici, ne beneficeranno enormemente nel prossimo futuro.