Chernobyl – 26 aprile 1986 (ore: 1:23:40), Centrale V.I. Lenin. La zona attorno all’area settentrionale dell’Ucraina al confine con la Bielorussia viene investita da una massiccia dose di materiale radioattivo che dall’area attorno al Reattore 4 si diffonde nell’atmosfera per diversi chilometri. Da allora tutta la zona è inaccessibile al genere umano e priva di vita. Diverse le testimonianze di chi è riuscita a sopravvivere al più grande disastro della storia.
Nonostante i racconti ed i vari fascicoli sull’impatto qualcosa è sembrato avvolto nel mistero. In molti hanno creduto in una sorta di teoria del complotto ora confermata da alcuni documenti segreti che hanno fatto luce sulla questione. Il silenzio stampa è stato rotto da una serie di rapporti ufficiali che hanno stupefatto tutti. Ecco cosa è stato scoperto.
Sono ormai trascorsi 33 anni da quel disastroso incidente nucleare che ha decimato la popolazione ucraina insieme a flora e fauna locale. Nessun adito di vita permea in quelle che oggi sono lande desolate inaccessibili a piede umano.
Tanti Film e Serie TV hanno tentato di ricostruire i fatti accaduti in quel lontano 1986. A distanza di parecchio tempo l’idea generale è che in qualche modo si sia cercato di insabbiare i fatti dando per buone alcune teorie divenute di uso comune. Lo scarico di responsabilità e la minimizzazione delle colpe sono state confermate da alcuni documenti. Il livello di criticità per malattie e radiazioni è stato rimodulato verso il basso allo scopo di non scatenare timori ed isteria.
Il Politburo è stato disposto a ritoccare il limite di legge consentito per la tolleranza agli agenti nucleari allo scopo di ridefinire l’entità degli effetti dannosi degli agenti chimici. Nell’anno dell’incidente l’informazione era stata occultata ma oggi sappiamo che c’è stato un ridimensionamento delle parti. Tutto allo scopo di non ingigantire un fenomeno che continua a pesare come un macigno sull’umanità e che, molto probabilmente, avrà effetti lesivi per molti anni ancora.