Le compagnie telefoniche Tim, Wind, 3 e Vodafone non sempre si sono mostrate corrette e trasparenti nei confronti dei propri clienti. Questo ha portato allo scoppio di diversi scandali partiti da inchieste riguardanti i costi aggiuntivi – e illegittimi – cui gli operatori hanno sottoposto gli utenti.
Emblematico è il caso della tariffazione a 28 giorni, emerso qualche anno fa e che è risultato talmente scorretto da indurre il Parlamento ad approvare una legge che impedisse agli operatori di considerare quattro settimane anziché un mese, nei rinnovi mensili. Ma non si tratta esclusivamente di questo: tantissimi sono gli utenti che si sono ritrovati con il credito residuo esaurito, senza neppure riuscire a spiegarsi come.
Capita infatti che la comparsa di un banner, o un tap per errore su un reindirizzamento
vadano ad attivare una serie di servizi non richiesti, il cui costo viene addebitato sul credito residuo dell’utente.Prendono il nome di VAS, Servizi a Valore Aggiunto, e si tratta di integrazioni alla normale offerta degli operatori per ampliare la quantità di proposte create appositamente per il cliente.
Sono servizi forniti da terzi, quindi non dagli operatori in sé, ma sono autorizzati da parte dei gestori e pertanto, una volta attivati anche erroneamente, è consentito loro di scalare dal credito residuo del cliente la somma corrispondente al servizio erogato, che si tratti di giochi, oroscopi, le immancabili suonerie.
Fortunatamente, qualora vi arrivasse l’SMS contenente la notifica di attivazione del servizio, sarà possibile disdire entro 24h l’abbonamento e ricevere anche la restituzione di quanto versato.