Sono diversi mesi ormai che si parla di una possibile abolizione del canone Rai, che insieme al bollo auto rappresenta una delle tasse più invise agli italiani.
Senza dubbio una sua riduzione o eliminazione sarebbe motivo di giubilo per moltissimi contribuenti: da quando il canone è rientrato nel pagamento dell’energia elettrica anziché costituire un pagamento a parte, il tasso di evasione dell’imposta è crollato, obbligando chiunque dovesse al pagamento del contributo.
Al tempo stesso, la prospettiva dell’abolizione sta interessando il dibattito pubblico, che in questa maniera si alimenta di nuovi spunti da cui gli hacker possono trarre vantaggio nel congegnare nuove truffe.
Visto che, al momento, non vi è alcuna certezza in merito all’abolizione, la restituzione di somme versate è assolutamente inverosimile. Eppure molti utenti stanno cadendo nella trappola di alcuni malfattori che, inviando mail fasulle agli indirizzi di posta elettronica dei contribuenti,
cercano di estrapolare dati sui conti correnti o sulle password fingendo un imminente accredito del rimborso del canone.Va quindi precisato che l’Agenzia delle Entrate non invia mai comunicazioni simili, a meno che non sia lo stesso contribuente ad aver avviato un procedimento per ottenere il rimborso di somme indebitamente versate. In tal caso, è bene controllare che l’indirizzo di posta elettronica da cui si riceve tale comunicazione corrisponda ad uno dei canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, così da non restare vittima di un possibile tentativo di phishing.
Qualora riusciste ad individuare che si tratta di una truffa, il consiglio è di non cliccare per alcun motivo su link o reindirizzamenti proposti nella pagina e successivamente di cestinare nell’immediato la mail truffa.