Il canone Rai, insieme al bollo auto, è stato oggetto di intenso dibattito durante quest’anno. Senza dubbio rappresenta una delle tasse più indigeste per gli italiani, e la sua obbligatorietà è ormai notoriamente sancita (senza via di scampo) dal pagamento incluso nella bolletta dell’energia elettrica.
Nel corso dei mesi, però, sono state depositate in Parlamento diverse proposte per renderne sostenibile l’abolizione. D’altra parte, sino ad ora nessuna di queste è stata discussa, pertanto per ottenere questo risultato bisognerà attendere ancora qualche tempo.
Gli hacker però non hanno esitato un istante a sfruttare questa circostanza a proprio favore, concependo una nuova truffa che fa proprio leva sul desiderio dei telespettatori di ricevere un rimborso del canone.
Nelle ultime settimane, infatti, diversi utenti hanno segnalato l’arrivo di una mail sospetta sulla propria posta elettronica. In questa mail si comunica al cliente un imminente rimborso del canone, quando in realtà non vi è alcuna possibilità di riceverlo se non si è avviata una pratica in prima persona.
L’Agenzia delle Entrate non spedisce mai simili comunicazioni, laddove non vi sia stata una precedente richiesta di rimborso da parte del cliente. I criteri per risultare esenti dal canone sono piuttosto restrittivi, e devono essere analizzati dal contribuente in prima persona (che poi invia un’autocertificazione) e non dall’Agenzia stessa.
Nelle mail sono inoltre presenti link attraverso cui il contribuente può immettere i dati del proprio conto per l’accredito del rimborso. Mai fornire questi dati a partire da una mail: come in questo caso, i tentativi di phishing e frodi di varia natura sono all’ordine del giorno, pertanto è bene diffidare.