Se ormai siamo coscienti che i prossimi obiettivi della NASA e dell’ESA sono tesi alla programmazione di missioni per tornare sulla Luna e per esplorare con un equipaggio Marte, l’Agenzia Spaziale USA sta portando avanti un progetto per trovare una seconda Terra.
Lo stesso Elon Musk ha una volta annunciato che l’umanità deve trovare un’alternativa all’attuale casa in cui vive. Purtroppo la colpa è nostra e non staremo a snocciolare le cause dei recenti e frequenti disastri naturali che colpiscono la Terra, pertanto è opportuno pensare a una nuova casa nello spazio.
La missione NASA per la ricerca di una seconda Terra si chiamerà HabEx (Habitable Exoplanet Observatory) e consisterà nel lancio nello spazio di un telescopio molto simile a Hubble. Tuttavia sarà molto più potente, poiché il suo specchio avrà un diametro di 4 metri, quasi il doppio di Hubble, e sarà dotato di uno speciale scudo a forma di fiore largo 52 metri
. Questa sorta di paralume sarà dispiegato in orbita a circa 77 mila km dal telescopio HabEx e permetterà di bloccare le luci provenienti dalle stelle.In questo modo l’individuazione di pianeti abitabili sarà più efficace, soprattutto in relazione alla ricerca di segni che indichino la presenza di anidride carbonica e acqua su quei mondi. HabEx sarà dunque dotato di apparecchiature spettrometriche, un coronografo e di una macchina fotografica molto potente per immortalare le immagini. Tutti strumenti adatti allo studio delle atmosfere degli esopianeti nelle gamme visive ottica, ultravioletta e infrarosso.
La NASA è al momento ancora a caccia dei fondi necessari, circa 7 miliardi di dollari, e comunque si parla di un lancio in orbita non prima del 2030. La missione durerà almeno 10 anni e dovrà portare tre diversi risultati: ricercare pianeti abitabili; mappare i sistemi planetari circostanti ed esplorare lo spazio profondo come mai fatto prima.