Durante l’arco dell’anno appena trascorso, si è parlato moltissimo di possibile abolizione del canone Rai. Non che in passato questa tematica non sia stata affrontata; d’altra parte l’atto del depositare la proposta, da parte dell’allora ministro del MiSE Luigi Di Maio, ha generato più suggestione attorno alla possibilità che, finalmente, qualcosa in tal senso riuscisse a muoversi.
Invece attualmente tale proposta non è stata ancora discussa in Parlamento, e probabilmente non sarà ripresa nei prossimi mesi. Eppure la trama di informazione mediatica sul tema si è fatta talmente fitta da interessare fortemente il dibattito pubblico. Questo ha dato il La a moltissimi hacker che hanno iniziato a ricamare una serie di raggiri per sfruttare la situazione a proprio vantaggio.
Negli ultimi mesi, infatti, gli utenti hanno segnalato l’arrivo di una comunicazione apparentemente proveniente dall’Agenzia delle Entrate.
Nel corpo del messaggio, si cita esplicitamente l’imminente accredito di un rimborso del canone RAI dovuto al cliente. Per poter procedere, si richiede quindi di cliccare su un link o reindirizzamento ed inserire le coordinate per il rimborso.Mai cliccare su questi link: potrebbero avviare il download di malware che vadano a sottrarre informazioni sensibili dal dispositivo in uso, oppure reindirizzare verso una pagina di inserimento delle credenziali, che consegnerebbero i dati sensibili direttamente nelle mani degli hacker.
L’Agenzia delle Entrate, inoltre, non invia mai simili comunicazioni se non dopo un’esplicita richiesta da parte di un utente. Solo laddove un cliente abbia avviato la pratica per il rimborso possono esserci le condizioni per portare a termine la richiesta.