Questa decade 2010-2019 ci ha regalato alcune delle serie TV più apprezzate da quando questa forma d’arte ha guadagnato un credito al pari del cinema. Pertanto, visto che siamo in tema di classifiche ed elenchi, vediamo insieme quali sono state le produzioni migliori o dirompenti del decennio su Sky, Netflix e Amazon Prime Video.
Non si poteva non partire con una saga che celebra di nuovo il ritorno degli anni Ottanta e Novanta, un periodo ben rappresentato da Stranger Things. La serie dei fratelli Duffer vede protagonisti un gruppo di ragazzi alle prese con misteri degni dei migliori film sci-fi degli anni ’80 in una sequenza infinita di citazioni di quel periodo. Lo show, rappresenta uno dei maggiori successi di Netflix da quando il servizio è entrato nelle nostre case.
Gomorra raccoglie il meglio delle produzioni iconiche sulla malavita italiana, e con un intreccio narrativo davvero al di sopra di ogni aspettativa lo show conquista l’audience grazie alla sensibilità con cui viene dipinto un paese schiacciato tra stereotipi e voglia di riscatto. L’adattamento del libro di Roberto Saviano su Sky Italia conferma la posizione predominante della piattaforma, che proprio grazie alle serie TV e a show esclusivi ha ritrovato nuova linfa nel mercato italiano.
La trama della serie animata Rick and Morty sembra riprendere gli stilemi di Futurama sviluppando temi sociali molto seri accanto a un’ilarità godibile. Citazioni continue, rottura di stereotipi e una vita giunta alla fine che fa riflettere. Rick and Morty non è ancora conclusa e ci si aspetta che duri diverse stagioni: d’altronde è forse la serie animata più importante del decennio che ha dato respiro a un genere che sembrava al tramonto.
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è una fortunata saga di libri di George R.R. Maartin, di cui Game of Thrones è la traduzione in video di una saga che buca lo schermo e si trasforma in un prodotto ricco di risvolti e colpi di scena. Draghi, politica, sesso, famiglia e guerre si intrecciano senza sosta in uno show che segue il plot del libro ma che poi si sviluppa in una matrice tutta sua.
Black Mirror è un altro dei titoli più rappresentativi del decennio, non solo per Netflix: una serie che ha interpretato come nessun’altra le paure di più generazioni al cospetto della rivoluzione digitale. Un futuro costellato di enormi progressi tecnologici, uno stretto controllo sulla società e in sostanza l’impotenza dell’uomo di fronte a un progresso che non può controllare.
Con il cast eterogeneo e diversamente orientato sessualmente più grandi di sempre, Pose si propone di cambiare la narrazione delle minoranze in una storia universale ambientata nella New York degli anni Ottanta. Era l’epoca delle ballroom e della diffusione del HIV, ma il racconto veicolato da tante emozioni ha conquistato ogni tipo di pubblico.
La storia di due fratelli diventa il pretesto per mettere in scena il vissuto di un uomo intelligente e gentile in una società ingiusta. Lo show si dipana tra momenti di alta satira e temi di una serietà estrema in un modo talmente innovativo che continuerà a far parlare di sé anche nel prossimo decennio.
Show ideato dalla stessa autrice di “Una Mamma per Amica“, The Marvelous Mrs. Maisel è una produzione originale Amazon Prime Video che ha vinto decine di premi negli ultimi anni. Costruito per rappresentare un punto di riferimento per milioni di donne, la serie esplora le istanze del femminismo contemporaneo collegandole alla storia della comicità. Un prodotto al contempo di puro intrattenimento che è stato in grado di farsi amare da tutti.
Un serie tutto sommato corta, 2 stagioni per 6 episodi da 30 minuti l’una, che però ha fatto guadagnare all’autrice Phoebe Waller-Bridge il titolo di pioniera del piccolo schermo con una storia scomoda e poco allineata all’establishment culturale. Fleabag è un adattamento per la tv di un’opera teatrale ed è uno show BBC prodotto per Amazon Prime Video che debuttò nel 2016. Il suo successo è Merito dei dialoghi perfetti, la ripresa fortunata di vecchi stereotipi e un dialogo con la “quarta parete” davvero ottimo.
Enigmi e complessità sono il pane di Westworld e di un pubblico spesso sfidato a capire cosa stesse davvero vedendo attraverso il futuro popolato da androidi in stile animatroni da parco divertimenti. Uno show a cadenza biennale dalla complessità nel plot crescente che ha il merito di sperimentare uno storytelling ideato per il formato televisivo che non si concede all’inseguimento spasmodico degli ascolti.
In conclusione, tuttavia, sono troppe le serie TV di cui dovremmo parlare. Ci siamo concentrati solo su quelle che hanno introdotto elementi di novità rispetto al passato, ma i titoli che non sono entrati in questo elenco sono davvero tantissimi. In realtà dovremmo sentirci fortunati del fatto che possiamo disporre di servizi streaming in casa che nulla hanno da invidiare al cinema. Siamo sicuri che il decennio appena entrato sarà uno dei più fortunati.