Per chi ha seguito le vicende di Huawei durante gli ultimi anni si è sicuramente fatto un’idea delle condizioni in cui opera. Amata in patria, odiata dall’altra parte dell’oceano, negli Stati Uniti per essere precisi. In mezzo alle due superpotenze c’è chi prova simpatia, chi rimane neutrale e chi un po’ di odio lo prova. Nonostante questa situazione non ottimale per gli affari, il colosso cinese è riuscita a raggiungere profitti da record anche quest’anno.
Apparentemente, Huawei ha raggiunto i 122 miliardi di dollari di entrate nel 2019. A dirlo è stato il presidente della compagnia durante gli auguri del nuovo anno. Si tratta di un aumento di quasi il 20% su base annua, un record inaspettato dopo l’entrata nella lista delle entità. Un successo caratterizzato dalla vendita di più di 240 milioni di smartphone, molti meno delle previsioni iniziali di inizio anno, ma assai di più rispetto al 2018.
Le parole del presidente, Eric Xu: “Queste cifre sono inferiori alle nostre proiezioni iniziali, ma gli affari rimangono solidi e siamo forti di fronte alle avversità. Gli sforzi concertati per tenerci bassi da parte del governo degli Stati Uniti. La sopravvivenza sarà la nostra prima priorità”
In che senso la sopravvivenza? Nonostante i successi raggiunti nel 2019 come il fatto di aver prodotta un’intera serie, i Mate 30, senza la presenza di apparecchiatura prodotta negli USA. Il prossimo passo sarà potenziare l’ecosistema di applicazioni e servizi attualmente presente in fase beta. L’autonomia anche dalla parte software è possibile, ma sarà più difficile raggiungerla e nel mentre dovranno sicuramente fare i conti con il pubblico fuori dalla cina