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The Witcher: cosa sappiamo sul destino della fortunata serie su Netflix

La prima stagione della nuovissima serie targata Netflix, “The Witcher”, è da poco stata rilasciata sulla piattaforma ed è già diventata un successo mondiale. I fan sono letteralmente in visibilio e attendono con ansia la nuova stagione con le avventure del cacciatore di mostri.

Sono sempre più gli utenti che hanno letteralmente divorato in meno di una giornata l’intera stagione, composta da soli otto episodi, e già sono vogliosi di scoprire il seguito e le nuove vicissitudini che vedono protagonista il giovane Geralt di Rivia, interpretato magistralmente da Henry Cavill. Tutti gli altri attori sono sì giovani e sconosciuti, ma tutti molto promettenti e che siamo certi di rivedere in nuovi entusiasmanti progetti cinematografici.

Il protagonista è infatti un cacciatore che uccide mostri e il suo personaggio deriva da un videogame di grande successo. Il suo passato travagliato e il suo carattere forte sono stati gli elementi chiave che hanno permesso al gioco di avere una trama fitta ed ingarbugliata, che ha da subito conquistato il cuore dei giocatori di tutto il globo.

 

Cosa sappiamo sulla seconda stagione di “The Witcher”, in onda su Netflix

 

E’ Lauren Schmidt Hissrich stessa, produttrice della fortunata fantasy drama serie, a darci nuovi rumors sul futuro della produzione originale. Stando alle sue parole, possiamo capire che la seconda stagione sarà epica ed entrerà nel vivo della trama, dopo una prima ondata di episodi introduttivi a livello tematico, di personaggi e di ambientazione. Tutto sarà chiarito e spiegato con calma nel corso dei nuovi episodi.

Testualmente, ecco le parole dichiarate dalla donna nel corso di un’intervista:“la cosa grandiosa della seconda stagione, e posso dirvelo, è che in ciò che abbiamo scritto, la storia diventa molto più focalizzata. C’è una spinta più potente nella storia, perché tutte le relazioni che abbiamo allestito nel corso della prima stagione entreranno davvero in moto nella seconda stagione”.

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Pubblicato da
Manuel De Pandis