Depositi e prelievi saranno sotto l’occhio vigile di un nuovo sistema informatizzato di controllo. In sostituzione del redditometro si scopre la componente evasometro in grado di intercettare i furbetti del Fisco con un’efficacia disarmante. Dopo il via libera alle nuove disposizioni impartite dal cosiddetto Decreto Dignità la palla passa nelle mani delle istituzioni finanziarie, chiamate a collaborare con il Fisco per delineare un profilo di spesa per i singoli utenti.
La nuova piattaforma è stata già messa a punto e ne sono state definite le caratteristiche essenziali. Si tratta di un software che confronta il rapporto tra entrate ed uscite allo scopo di scardinare fenomeni di evasione fiscale. Ne consegue che anomalie finanziarie nelle dichiarazioni dei redditi saranno punite severamente dopo la presa visione dei dati su conti correnti, libretti di risparmio, investimenti in azioni, titoli di Stato e qualunque altra modalità di deposito o investimento.
Una misura ormai necessaria in luogo dei rapporti sul’evasione che in Italia costa il 12% del PIL per un ammanco economico pari a ben 100 miliardi di euro all’anno. I controlli partiranno dall’anno di imposta 2014 con il preciso scopo di porre un freno ad un fenomeno ormai incontrollabile.