IPTV: dopo l'operazione "eclissi" è tutto disponibile grazie a WhatsApp

Lo scorso anno un gran numero di persone ha avuto pieno accesso ai contenuti ed ai canali di Sky senza però pagare un regolare abbonamento. A favorire la visione non regolare della pay tv c’è stata la cosiddetta tecnologia IPTV. Il business dello streaming illegale ha avuto una forte impennata nel 2019, specie nella prima parte dell’anno.

 

IPTV, il rischio non è mai stato così alto per tutti gli utenti

Dietro il cosiddetto pezzotto si nascondo dei veri e propri cybercriminali. Il segnale streaming spesso e volentieri arriva in Italia dall’estero, in quello che è un movimento di dispositivi davvero complesso.

A smascherare l’inganno però nelle ultime settimane ci hanno pensato le forze dell’ordine. In particolar modo, la Guardia di Finanza ha effettuato operazioni tanto nel nostro paese quanto all’estero al fine di individuare le reti dell’IPTV. Dallo scorso mese di settembre migliaia di pezzotti non sono più utilizzabili.

Oltre allo stop del segnale streaming, per tutti i vecchi utenti della tecnologia IPTV le amare sorprese potrebbero non essere finite. In base a quelle che sono le leggi attualmente in vigore, coloro che sfruttano o hanno sfruttato la visione streaming illegale di Sky o di altre pay tv rischiano una sanzione amministrativa pari a 30mila euro. 

Ma non solo. Per i casi più eclatanti, trattandosi di un reato penale, è prevista anche la reclusione in carcere da sei mesi a tre anni. Insomma, mai come ora è meglio non scherzare: l’IPTV deve essere un sistema da evitare senza la minima esitazione.

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