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La scorsa estate ci fu una clamorosa operazione che svelò una rete di criminali e commercianti a Roma che rubava energia elettrica alle aziende fornitrici Enel e Acea. Nonostante tutto, le segnalazioni di furti di energia continuano in tutta Italia, grazie alla truffa dei contatori manomessi in esercizi commerciali come bar, ristoranti e supermercati.

In questo modo gli esercenti disonesti hanno schivato le spese dovute per il consumo di energia ai rispettivi gestori, oppure hanno beneficiato di sconti oltre il 50% sulla bolletta grazie alla connivenza di alcuni operai del settore. L’ultimo caso clamoroso è stato scoperto a dicembre a Caltagirone in provincia di Catania, ma il fenomeno potrebbe non essersi ancora fermato.

 

Truffa Enel e Acea: contatori manomessi per rubare energia

La truffa di solito si attua grazie all’intervento dei dipendenti delle società fornitrici di energia, magari dietro un pagamento di una mazzetta, che manomettono i contatori senza che l’azienda s’insospettisca. A volte montano dei rilevatori già alterati a commercianti amici in cambio di bustarelle che oliano tutto l’ingranaggio fino agli uffici dei gestori, oppure si servono di metodi artigianali o allacci abusivi alle rete di distribuzione dell’energia elettrica.

Nelle perquisizioni della Polizia sono emersi diversi rilevatori già manomessi o pronti per essere modificati da immettere sul mercato, oltre a strumenti originali del mestiere come punzonatrici e placche con matricole già abrase per ritoccare i contatori.

In conclusione, a quanto pare l’inchiesta di Roma non ha spaventato i furbetti che truffano Enel e i vari gestori locali. Probabilmente gli inquirenti avranno un bel da fare per seguire tutte le piste della truffa.

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