Se fino a pochi attimi fa pensavamo che avremmo potuto assistere a qualcosa del genere solo all’interno di un film fantascientifico, osservando dal divano stralci di una realtà (che molto ingenuamente pensavamo fosse) distante anni luce da quella attuale… beh, è giunto il momento di ricredersi.
Al Consumer Electronics Show di Las Vegas, Samsung ha presentato i Neon, quelli che molto banalmente possono essere considerati degli assistenti digitali 2.0. A dire il vero, inquadrare questa invenzione entro una definizione precisa risulta essere piuttosto difficile, in quanto si tratta di un qualcosa mai visto prima, per cui preferiamo riutilizzare le parole espresse dall’azienda, che ha parlato di Neon come di un qualcosa molto simile a noi, “un essere vivente indipendente ma virtuale, in grado di mostrare emozioni e di imparare dalle esperienze vissute“.
I Neon sono simulacri di esseri umani, creati per somigliarci e per affiancarci nello svolgimento di alcuni compiti. Sono dotati di una propria personalità, di intelligenza, di una memoria che permetterà loro di apprendere dalle esperienze del passato, dai ricordi. Ogni Neon sarà unico nel suo genere, ricalcheranno i tratti fisici di persone reali, ma non saranno mai copie esatte di essere umani già esistenti
.Alla base del funzionamento dei Neon, ci sono due potenti tecnologie: Core R3, che “crea comportamenti unici e interazioni in tempo reale mai accaduti prima”, ciò che permette ai Neon di rispondere rapidamente agli input esterni; e Spectra, la tecnologia che gestisce l’intelligenza, le emozioni, la facoltà di apprendimento e la memoria dei Neon. Al momento non sappiamo se e quando i Neon vedranno mai la luce all’esterno delle mura del CES.