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Accise benzina: recenti o secolari, ecco le tasse su ogni litro di carburante

 

Gli Italiani ormai da tempo hanno preso coscienza delle accise sulla benzina. In molti sanno che ogni litro di carburante acquistato viene in qualche modo appesantito da un numero indefinito di tasse, alcune che risalgono al secolo scorso alcune più recenti. Facciamo chiarezza su quelle che sono solo chiacchiere o, per chiamarle come si usa ora, fake e quelle che sono invece, purtroppo, verità in alcuni casi difficili da comprendere. La prima diceria che ci sentiamo di chiarire immediatamente è quella delle accise sulla guerra di Etiopia. Non paghiamo le accise sulla guerra in Etiopia dal 1936, venne abolita 4 mesi dopo la fine del conflitto stesso come riporta un articolo de La Stampa del 12 settembre 1936.

Questo non toglie, purtroppo, che siamo il decimo paese più caro al mondo per il prezzo della benzina come riporta il Global Petrol Prices, aggiornato al 6 gennaio 2020.

 

Da cosa è determinato il prezzo della benzina?

 

Il prezzo della benzina è determinato da tre fattori: il prezzo al netto delle imposte e viene deciso da chi vende il combustibile, in questo fattore è compreso anche il guadagno di chi gestisce le pompe e le spese per il trasporto. Il secondo fattore è l’iva e il terzo sono le accise. Se è vero che per moltissimi anni i governi che si sono succeduti hanno spesso usato e alzato le accise per fronteggiare diversi problemi di natura economica, è altresì vero che dal 1995 le singole accise non esistono più, sono confluite e sono state definite tutte in modo unitario. In altre parole sono tutte raccolte sotto un’unica aliquota

e non c’è più distinzione tra le diverse componenti. Il punto è che tra le diverse accise raccolte in un’unica voce, ne rimangono alcune davvero incomprensibili tra cui:

Crisi di Suez (1956) 0,00723 euro a litro

Disastro del Vajont (1963) 0,00516 euro a litro

Alluvione di Firenze (1966) 0,00516 euro a litro

Terremoto del Belice (1968) 0,00516 euro a litro

Terremoto del Friuli (1976) 0,0511 euro a litro

Terremoto dell’Irpinia (1980) 0,0387 euro a litro

Guerra del Libano (1983) 0,106 euro a litro

Queste sono solo la metà delle accise confluite nell’unica tassa che paghiamo oggi per i carburanti ma sono veramente degne di nota in quanto parliamo di tasse sui carburanti risalenti alla metà del secolo scorso e mai tolte dal “peso” della benzina, nemmeno dopo la fine delle emergenze per le quali erano state istituite. Forse, bisogna pensare, che le accise sono state unificate in un’unica tassa che cancella tutte le singole non propriamente per una semplificazione, ma per evitare di cadere nel ridicolo ogni volta che venivano fuori.

 

 

 

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Pubblicato da
Tiziano Biancolillo