Una società americana chiamata Laser Power Systems ha in programma di sviluppare in serie un motore che sfrutti il torio, un metallo radioattivo naturale noto sulla tavola periodica per il suo utilizzo industriale in alcune lavorazioni speciali.
Formalmente già utilizzato per la fabbricazione di vetri speciali e filamenti per lampade a incandescenza al posto del tungsteno, il torio vanta una densità specifica come se ne trovano poche in natura. Secondo la LPS di cui sopra, presto l’energia per far muovere le automobili potrebbe arrivare da questo elemento, e servirebbero solo otto grammi di torio per un’autonomia che dura 100 anni!
Prima di parlare degli aspetti tecnici, nonostante questo elemento sia radioattivo, il ciclo di produzione di energia emette zero emissioni nocive, ed è per questo che alcune aziende come LPS lo stanno seriamente prendendo in considerazione come combustibile del futuro, anche nelle centrali nucleari.
Automobili del futuro: dopo l’elettrico e l’idrogeno arriva il Torio
La Laser Power Systems è l’unica che ha in mano un prototipo di motore al torio, e a livello pratico viene bombardato da un laser che genera un immenso calore in grado di alimentare una turbina che a sua volta genera corrente elettrica per far muovere il veicolo.
Rispetto a tanti materiali e terre rare che occupano le ultime posizioni nella tavola periodica degli elementi, il torio ha anche il vantaggio di essere più facile da estrarre dal terreno con la produzione di molti meno danni ambientali. Restituisce un enorme quantità di energia se lavorato a dovere e non comporta rischi di esplosioni come per l’uranio.
Gli attuali prototipi di motore con un grammo di torio possono circolare con l’equivalente di 28.000 litri di benzina, ed esistono già alcuni concept come la Cadillac in calce che ne hanno equipaggiato alcuni. Il progetto risale al 2009 e si chiama ufficialmente World Thorium Fuel Concept Car. Come detto, LPS si trova in una fase avanzata dello sviluppo e la tecnologia sarebbe pronta per la produzione in serie.