Se avete ricominciato ad amare la figura controversa di Joker al cinema, grazie al villain interpretato magistralmente da Joaquin Phoenix, sappiate che dalla parti del Play Store il suo nome riecheggia non per le sue malefatte. Infatti Joker è anche un malware tra i più infettanti che ci sono in circolazione, tanto che Google già dal 2017 lo ha scovato in ben 1.700 applicazioni disponibili al download sul Play Store, così ramificate che è stato difficile tracciarle tutte.
Il malware agisce in maniera aggressiva e poliedrica modificando le fatturazioni di molte aziende nei rapporti con i fornitori distraendo fondi destinati al saldo delle suddette. Il sistema prevedeva l’invio di frodi tramite SMS, rimanendo tutto sommato ristretto a una cerchia, ma poi si è evoluto aumentando il numero di vittime.
A che punto è arrivato Google nella lotta a Joker? Quando iniziò la crociata del colosso tecnologico contro questo pericoloso virus si è cercato di arginarlo modificando i protocolli di autorizzazione SMS, determinanti ai fini delle frodi.
Dopo un primo risultato quindi positivo, Joker si è evoluto invitando gli utenti ad aderire ad abbonamenti truffa per diversi tipi di contenuti. Il nuovo sistema era tornato di nuovo prolifico per gli hacker perché sfruttavano una falla nell’autorizzazione ai pagamenti dei prodotti quando una richiesta arrivava dal dispositivo dell’utente.
Google sta continuando a battagliare per eliminarlo dal suo ecosistema di app ma, nonostante riesca a tenere il passo degli hacker, bloccarli preventivamente è ancora in pratica impossibile. Solo un consapevole uso delle app da parte degli utenti potrebbe porre fine a questa infezione così diffusa.