Nel corso dell’Estate del 2019 vi è stato un maxi Blitz da parte delle autorità e delle forze armate che ha svelato un’organizzazione di criminali e commercianti che a Roma derubava l’energia elettrica fornita dai contatori della luce di Enel e Acea. Nonostante l’intervento, sembra che il “furto di energia” sia una truffa che prende sempre più piede nel nostro territorio. Le manomissioni relative ai contatori avvengono ai danni dei bar, dei supermercati, dei ristoranti in tutta Italia.
E’ in questo modo che i commercianti disonesti o i clienti furbetti hanno evitato gran parte dei costi relativi al consumo dell’energia. Le bollette sono risultate – in alcuni casi – inferiori addirittura del 50%. L’ultimo colpo, spiegano le autorità, è avvenuto a Caltagirone nel Dicembre scorso, ma sembra che non sia stato l’ultimo.
Contatori Enel e Acea: la truffa continua
Con l’intervento delle società di energia Enel e Acea, la truffa si sarebbe dovuta fermare, tuttavia a volte, basta un operatore che, in cambio di una fantomatica “mazzetta” installi un contatore contraffatto ed il gioco è fatto. Alcuni utenti invece utilizzano degli allacci abusivi per usufruire dell’energia elettrica.
Dai report della Polizia è emerso che diversi contatori sono stati trovati già manomessi prima ancora di arrivare sul mercato; a ciò si sommano i numerosi sequestri che le forze armate hanno fatto di punzonatrici, placche con matricole abrase e tanti altri strumenti necessari per realizzare la truffa sopracitata.
Per quanto sembri ridicola una situazione simile nel 2020, dobbiamo specificare che tali mosse sono da condannare e denunciare sempre. Qualora vi trovaste delle anomalie, non esitate a contattare chi di dovere. Ricordate che la lotta all’evasione fiscale, alle truffe (online e offline) deve essere alla base di un Paese civile.
Ogni truffa, atto criminale e fraudolento altro non fa che danneggiare gli stessi cittadini, che pagheranno con l’aumento delle imposte e delle accise, tutto il buco economico che i malviventi e i furbetti portano a creare. Pensiamo al debito relativo ai mancati contributi versati, che raggiunge il 12% del PIL nazionale. Confidiamo sempre nel buon senso e nell’etica dei nostri lettori, affinché atti malevoli come “la truffa dei contatori” possano svanire per sempre dal nostro Paese.