C’è chi acchiappa fantasmi e chi acciuffa fake news, un fenomeno sociale che infetta l’opinione pubblica per vari motivi politici, commerciali o solo personali. Per questo due ragazzi italiani non ancora ventenni si sono inventati l’app Fakebusters, e parliamo di Filippo Maria Dolfi e Emiliano Guidi.
L’app che smaschera le bufale si avvale di una banca dati analizzata dall’intelligenza artificiale, e tale consentirà all’utente di verificare la veridicità della fonte di un articolo o di una foto tramite la percentuale di affidabilità restituita dal servizio.
Fake News Addio: arrivano i Fakebusters
La valutazione di una potenziale notizia falsa tiene conto di parametri come l’autore, la fonte e la reputazione della testata. Tutte idee che Dolfi e Guidi hanno potuto sviluppare all’interno di EYE, Ethics and Young Entrepreneurs: un programma di educazione all’etica e all’imprenditorialità per i giovani promosso da ARTES, Associazione toscana ricerca e studio.
Come partecipanti a Hubble, il programma di accelerazione di Nana Bianca, Fondazione Cr Firenze e Fondazione per la ricerca e l’innovazione dell’Università di Firenze, i due ragazzi hanno avuto l’onore di venire selezionati per uno speech durante la “Giornata delle Idee di Impresa” organizzato da Confindustria Firenze.
Inoltre, grazie alla collaborazione con un programmatore, i due giovanissimi imprenditori sono entrati poi a far parte di Murate Idea Park per portare a compimento lo sviluppo del proprio progetto. Con un finanziamento da 50 mila euro proveniente da Hubble e il premio da 1.000 euro del Fondo EYE, Guidi e Dolfi potranno affrontare le prime spese del progetto.
Filippo Maria ha commentato la sua esperienza:“per tutto lo scorso anno scolastico abbiamo sacrificato uscite e amici per dedicarci allo sviluppo della nostra idea imprenditoriale nel tempo libero che ci restava dallo studio”. Ma siamo sicuri che ne è valsa la pena.