Lo smartphone che usiamo tutti i giorni ci conforta e sostiene in ogni momento del quotidiano tran tran, ma quando c’è un down di rete l’unico modo per ovviare all’isolamento dal mondo sarebbe avere un telefono satellitare.
Nonostante i progressi tecnologici, la rete mobile è una infrastruttura complessa e costantemente a rischio tecnico, soprattutto in casi di calamità naturali
. E se anche alcuni ponti radio rimangono attivi dopo un disastro, spesso vanno in down perché costretti a smistare un traffico voce e dati molto superiore alla norma.
Quindi avere uno smartphone satellitare non è un’idea così peregrina, sebbene in passato questa tecnologia costosissima ha generato diffidenza nei consumatori. Però, un device del genere, non dipendendo da ripetitori radio, ora si può ottenere grazie a soluzioni tecniche per sfruttare la connessione satellitare a costi contenuti.
Come trasformare lo smartphone in un Telefono Satellitare
Innanzitutto occorre un’antenna molto diversa dal solito, la quale deve convertire il segnale del nostro smartphone in uno compatibile con quello satellitare. Sul lato consumer, ad esempio, un’azienda chiamata Thuraya ha proposto uno strumento di conversione in smartphone satellitare attraverso la cover SatSleeve+. In pratica, la cover trasforma il segnale GSM in segnale satellitare tramite un’antenna specifica, mentre il supporto si connette allo smartphone tramite Wi-Fi.
Un altro esempio lungimirante che però risolve il problema dell’isolamento della rete GSM sotto altri aspetti è stato proposto dalla storica compagnia americana Lockheed Martin. La stessa azienda che forse riporterà l’uomo sulla Luna, ha infatti inventato una soluzione radicale chiamata “LTE-over-Satellite”, tecnologia basata su hotspot da montare su dei mezzi motorizzati di soccorso, navi o altro per comunicare con tutti i telefoni cellulari presenti nel loro raggio d’azione sfruttando il segnale dei satelliti.
Una vera e propria tecnologia per la gestione delle emergenze e delle catastrofi naturali.