Un gruppo di ricercatori facente parte dell’Università del Vermont ha progettato e creato queste nuove forma di vita a partire dalle cellule staminali di una rana africana chiamata Xenopo liscio. Questi organismi robotici hanno infatti preso il nome di Xenobots e sono molto piccoli, più piccoli di 1 millimetro.
Gli Xenobots sono considerati dei veri e propri robots, ma quando utilizziamo questo termine non dobbiamo pensare alla tipica macchina metallica senziente, bensì al concetto di organismo autonomo e programmabile. Questi minuscoli organismi viventi infatti, di metallico non hanno assolutamente nulla. Sono interamente organici, ma sono in grado di lavorare in gruppo, spostarsi e vivere senza cibo molto a lungo, persino settimane. Essendo organismi viventi, sono anche in grado di rigenerarsi. Tuttavia la riproduzione non è contemplata tra le loro capacità. Questo potrebbe essere un grande progresso per la scienza e la tecnologia. Pensiamo al campo della medicina: essendo gli Xenobots in grado di spostarsi, potrebbero muoversi all’interno del corpo umano per il trasporto di farmaci o per altri scopi
del genere.Ad ogni modo questo non è che un primo esperimento che, perfezionato potrebbe portare a molti più progressi di quelli che riusciamo a immaginare. Benché attualmente tutto questo sia unicamente a livello teorico, pensiamo a come sarebbe rivoluzionario poter agire da vicino su problemi genetici, cancro e tumori, malattie causate dall’avanzamento dell’età o difetti fisici causati da incidenti e simili. E chissà che un giorno non si riesca ad applicare tutto questo su dispositivi che al momento utilizziamo ogni giorno e composti da materiale inorganico. Al momento tutto questo è solo teoria, forse per certi versi anche un po’ inquietante. Non sappiamo veramente in che modo sia possibile comandare realmente il funzionamento di una forma di organismo autonomo di questo tipo. Non ci resta che aspettare e vedere.