Clonare una SIM card non è operazione semplice, oltre a necessitare delle giuste abilità, l’hacker deve anche essere in possesso di un buon quantitativo di denaro da investire nei materiali e nell’attrezzatura necessaria. Ultimamente, tuttavia, è stata svelata una pratica preoccupante che permetterebbe il raggiungimento dell’obiettivo prefissato senza particolari difficoltà.
Per prima cosa il malvivente punta a carpire più informazioni possibili del malcapitato, in un modo o nell’altro riescono a scoprire i dati personali, a partire dal nome/cognome e indirizzo di residenza, sino ad arrivare al codice fiscale
. A questo punto contattano direttamente l’operatore di cui si è clienti e denunciano lo smarrimento della SIM card.Con il buon esito della pratica, il cybercriminale si ritrova ad avere tra le mani una scheda telefonica completamente nuova, ma con numero ed intestazione (nonché proprietà) del malcapitato. A questo punto sarà possibile accedere ad una miriade di informazioni o di applicazioni, a partire dall’home banking (al giorno d’oggi tante realtà si appoggiano all’invio di SMS su un numero in particolare), avendo difatti la possibilità di richiedere nuove credenziali per ottenere l’accesso al conto corrente.
Prestate sempre la massima attenzione, il pericolo è dietro l’angolo, che si parli di PostePay, di istituti di credito o di SIM ricaricabili.