A causa del ban portato avanti dagli Stati Uniti nei confronti di Huawei, come ben sappiamo ormai, l’azienda orientale non ha la possibilità di sfruttare applicazioni e servizi Google negli smartphone di nuova generazione con sistema operativo Android. Costretta a sviluppare un qualcosa di completamente nuovo e proprietario, Huawei ha deciso di appoggiarsi a TomTom per il mondo delle mappe e dei servizi annessi.
Battuta quest’oggi da Reuters, e in attesa di uno statement ufficiale, la notizia appare come un fulmine a ciel sereno in un periodo di relativa quiete per quanto riguarda il ban Huawei dai servizi Google (assenti appunto sui Mate 30/30 Pro lanciati nel 2019).
Nell’ottica dello sviluppo futuro di un sistema operativo proprietario da installare nei nuovi dispositivi, l’azienda ha deciso di siglare un importante accordo con la realtà olandese, per l’utilizzo delle sue mappe e servizi annessi (come le informazioni del traffico ed i software di navigazione), in modo da poter sviluppare applicazioni dedicate ancora migliori di Google Maps e similari.
Huawei e TomTom siglano un accordo per la condivisione delle mappe
Il portavoce di TomTom, Remco Meerstra, ha ufficializzato l’accordo, affermando essere già stato siglato da diverso tempo, ma nessuna delle realtà ha mai voluto rendere pubblica la notizia (fino ad ora). Nel contempo si è rifiutato di fornire nuove informazioni in merito all’accordo stesso.
TomTom, lo ricordiamo, nata originariamente come realtà focalizzata sulla produzione e distribuzione di dispositivi per la navigazione, ultimamente ha deciso di virare esclusivamente verso la realizzazione di servizi software, sempre inerenti ovviamente alla navigazione stessa.