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La truffa della doppia SIM: attenti a TIM, Wind, Tre e Vodafone

Allarme di proporzioni nazionali per i clienti con SIM appartenente al ramo commerciali degli operatori TIM, Wind, Tre e Vodafone. Meno coinvolta Iliad ma la sua popolarità la sta facendo rientrare nel circolo vizioso delle truffe telefoniche.

Stavolta non si tratta di semplici abbonamenti Premium che si limitano a sperperare il credito telefonico. Il nostro numero personale viene preso dal malintenzionato. In questo modo ha facoltà di compiere gesti davvero pericolosi per la nostra sicurezza ed in ultima analisi anche per le nostre finanze. Ecco come si svolge il tutto.

 

Truffe della doppia SIM: utenti nel panico per il numero perso

La truffa più pericolosa dell’anno si chiama Swap Scam SIM e consiste nel richiedere una doppia scheda telefonica con disattivazione della prima. Ciò significa che si ottiene un supporto del tutto nuovo ma con il medesimo numero. Il fatto è che non siamo noi a fare la richiesta ma un malintenzionato in grado di ottenere parecchie informazioni sensibili con questo unico dato.

La frode parte dai social network e dalle app

che indicano il nostro numero. Con una sofisticata procedura di social engineering l’hacker ricostruisce il profilo della vittima. Basta nome, cognome, operatore e numero di telefono per consacrare l’attacco. Ci si arriva da Facebook o meglio da WhatsApp fingendosi un amico.

A questo punto si contatta il gestore richiedendo una nuova SIM a causa dello smarrimento o del danneggiamento della stessa. Ottiene quanto vuole con l’utente legittimo che pensa di essere incorso in un down di rete. IN realtà la SIM è stata disattivata e già consegnata fino al domicilio del malfattore.

La usa per ottenere password e codici segreti per accesso a caselle email, app di incontri ed home banking da cui preleva il necessario per il suo sostentamento economico. La truffa è così andata in porto. Per evitarla occorre porre un limite alle info che si vanno a condividere online ed al numero di contatti esterni per app come WhatsApp ed affini. Il periciolo è sempre in agguato.

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Pubblicato da
Domenico