Le frodi sono sempre più frequenti sia sul Web che “offline”. Una delle più gettonate – purtroppo – dell’ultimo periodo viene definita “la truffa della bottiglietta di plastica”. Con questo termine si indica un particolare atto criminale operato dai malviventi per rubare le autovetture dei cittadini. E’ un meccanismo che andava “di moda” diversi anni fa, e adesso sembra essere tornato in auge.

Non bastavano quindi i continui attacchi alle sim degli utenti, alle card PostePay, ai conti correnti e molto altro ancora. Adesso sembra che le truffe “offline” come le definiamo noi, stiano prendendo nuovamente piede. E’ il caso di questa di cui vi andremo a parlare fra pochissimo, della frode degli ATM svuotati o dei contatori dell’Enel e del gas modificati.

 

In cosa consiste la famosa truffa della bottiglietta di plastica?

 

Proprio durante le vacanze natalizie molti cittadini hanno riscontrato tentativi di furto (alcuni riusciti, stando ai report della Polizia) mediante questo terribile meccanismo.

I malviventi individuano un’automobile e le piazzano vicino la ruota una bottiglietta di pratica. Non appena l’automobilista inizierà la marcia con il proprio veicolo, si sentirà uno scoppio provenire dalla parte inferiore del mezzo che porterà quindi l’utente a scendere e controllare. E’ in quel breve lasso di tempo che i criminali, sfruttando la disattenzione del cittadino, ne approfitteranno per salire a bordo del veicolo per rubarlo.

Fate attenzione quindi a non lasciare mai l’auto incustodita, e dotatela se possibile, di un tracking GPS con il satellite acquistabile quando stipulate un contratto di polizza assicurativa con una delle tante compagnie presenti sul mercato.

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