Da diversi anni il mercato della telefonia garantisce un avanzamento tecnologico nelle prestazioni e nella qualità degli smartphone mai visto, tanto da trasformare uno strumento nato per comunicare nel centro della nostra quotidianità. Ma uno dei problemi che affliggono questi device è il comparto batterie, poiché l’autonomia in generale non è mai sufficiente a supportare prestazioni al top di velocità e qualità audiovisiva.
Per questo nell’ultimo lustro si è parlato di batterie costruite su nuovi materiali come il grafene per migliorare le prestazioni in autonomia, ma ad oggi nessuno degli annunci altisonanti sulla realizzazione di prototipi ha mai dato seguito a un vero prodotto destinato al mercato.
Batterie al grafene: il prototipo che rivoluzionerà gli smartphone
Situazione finalmente smentita da una società statunitense chiamata Real Graphene, la quale sta lavorando su batterie con celle potenziate con grafene presto pronte per l’uso commerciale.
Come commentato da Samuel Gong, CEO di Real Graphene, il prodotto di questa società offre i vantaggi tipici già noti del grafene, ovvero la grande velocità di ricarica, l’autonomia e la capacità di resistere ai cicli di ricarica molto meglio del litio. Se una tradizionale batteria richiede in media 90 minuti per ricaricarsi, un accumulatore basato su grafene da 3.000 mAh necessita solo 20 minuti con una stazione di ricarica a 60 W.
Sempre secondo Gong, dai 300 a 500 cicli di carica che le tradizionali batterie per smartphone offrono prima di deteriorarsi, si passa ai circa 1.500 cicli della loro. Ciò è dovuto all’estrema capacità conduttiva del grafene che garantisce alle singole celle di generare meno calore e una più bassa esposizione a possibili incidenti.
Ad ogni modo, Real Graphene deve ancora trovare un accordo che soddisfi le condizioni dei principali produttori di smartphone. Mentre la vendita o l’integrazione dei suoi accumulatori è interdetta sui telefoni, su Amazon USA circola già qualche power bank al grafene della società.