Lo Stato italiano sta studiando nuovi metodi per far sì che il buco economico di oltre 3 miliardi di Euro nelle casse Statali venga sanato senza ulteriori accise e tasse ai danni dei contribuenti italiani. Purtroppo però, stando agli ultimi rumor, sembra che sia previsto un aumento del prezzo del carburante per il prossimo anno.
Nonostante le promesse fatte dal Ministro dell’Economia di non aumentar il prezzo del combustibile per il 2020, non si ipotizzano scenari positivi all’orizzonte. Pensiamo a tutto il trambusto relativo alle due accise più contestate degli ultimi periodi: il Canone Rai e il bollo auto. I cittadini ne hanno richiesto l’abolizione ad alta voce per diverso tempo, e le promesse fatte da Luigi Di Maio son passate in sordina dopo la caduta del Governo nell’Agosto dello scorso anno voluta da Matteo Salvini.
Come far fronte all’emergenza economica in cui versa lo Stato?
Sono tanti i problemi economici che affliggono il nostro Paese: da un ingente numero di tasse che ogni anno i contribuenti pagano, alla gestione della partita iva, per non dimenticare un costo elevatissimo del prezzo del carburante sul quale gravano ben 17 accise (più l’Iva). La piaga principale tuttavia sembra essere proprio l’evasione fiscale. Per far fronte al problema, il Fisco ha dotato l’Agenzia delle Entrate di un nuovo strumento efficace e in grado di controllare ogni singola operazione fatta su una card qualsiasi degli italiani.
Aumentare il costo del carburante per avere un gettito economico
La soluzione che si prevede è proprio quella di aumentare il costo della benzina, del Diesel e del gas, per ricavarne un gettito economico non da poco. Si ipotizza in base al sub emendamento del DDL presentato da poco tempo in Senato, che potrebbe esserci un ritorno economico di oltre 1,2 miliardi di Euro per il 2021 e di 1,7 miliardi di Euro per il 2022.