Il social network Facebook è stato recentemente attaccato da un esponente della Camera del dipartimento di Washington DC. Si tratta più precisamente della Speaker Nancy Pelosi.
Ormai è noto che tra i due non corre buon sangue ma questa volta la Pelosi è arrivata a sorpassare una linea che nessuno si sarebbe mai immaginato. Scopriamo insieme cosa è successo.
Facebook attaccato da Nancy Pelosi
Durante un incontro con la stampa, la portavoce della Camera di Washington DC, Nancy Pelosi, ha definito il colosso guidato da Mark Zuckerberg “una società vergognosa”, accusandola di essere “complice nel fuorviare il popolo americano” con denaro che proviene da “dio sa dove”. La portavoce ha anche suggerito che la società si preoccupi dei profitti sopra ogni cosa.
Ecco un’altra parte della dichiarazione: “Tutto quello che vogliono sono i loro tagli alle tasse e nessuna azione antitrust contro di loro“. Successivamente ha anche aggiunto che crede fermamente che Facebook abbia aiutato l’amministrazione Trump in modo indiretto, consentendo quindi alla sua propaganda di arrivare ovunque. Quest’ultima affermazione non può lasciarci di stucco, anche perché è stata la stessa società qualche settimana fa a dichiarare che avrebbe potuto aiutare la campagna elettorale dell’attuale Presidente Trump ma che non ha voluto intercedere in alcun modo.
Il social network infatti, a differenza del collega Twitter, permetterà ancora delle sponsorizzazioni pubblicitarie politiche. Questo perché non ha nessuna intenzione di “ostacolare nessuno” ma allo stesso tempo, come anticipato poco fa, non vuole avere alcuna responsabilità per il risultato delle elezioni. Per il momento però non ha risposto alle accuse della Pelosi, non ci resta che attendere per scoprire se lo farà.