Gli operatori nostrani sono noti per non essere mai stati particolarmente trasparenti nei confronti dei propri utenti. E questo riguarda tutti i gestori “storici”, come Tim, Wind, 3 e Vodafone, che hanno tentato anche con pratiche scorrette di racimolare un po’ di più ingannando i propri clienti.
In effetti, questo atteggiamento trasversale è risultato inviso a molti. Insieme alla soluzione all inclbusive molto economica, è il principale motivo per cui oltre un milione di utenti, in un solo mese, ha richiesto la portabilità del numero a Iliad, non appena scese in campo nella primavera del 2018. E questo dato non è indifferente.
Ma in che modo gli operatori continuano a sfruttare le proprie carte per svuotare il credito dei propri clienti? Adottano una strategia che risulta, purtroppo, ancora molto efficace, e corrisponde ai servizi a pagamento.
VAS: ecco come Tim, Vodafone, Wind e Tre svuotano il conto degli utenti
Si tratta di servizi aggiuntivi, non inclusi nei bundle presentati dagli operatori e provvisti da società terze rispetto ai gestori stessi. Consistono il più delle volte in abbonamenti a giochi, suonerie, oroscopi e quant’altro che possa completare l’esperienza di utilizzo degli utenti. Ma se un tempo queste soluzioni potevano apparire appetibili, oggi non lo sono più.
Infatti con l’avvento di internet e degli smartphone non è più necessario possedere un servizio aggiuntivo alla propria offerta per poter consultare notizie, oroscopi o per poter scaricare dei giochi. Il quadro è quindi cambiato notevolmente negli anni: anche l’attivazione di questi servizi è stata ripensata, nascondendola con reindirizzamenti e banner ingannevoli, su cui basta un tap sbagliato per attivare il servizio.
Fortunatamente, dopo anni di battaglie è divenuto possibile disdire immediatamente all’operatore il proprio abbonamento, vedendosi anche restituita la somma erroneamente sottratta a seguito dell’attivazione.